La storia di San Precario
San Precario è il patrono dei precari e delle precarie e rappresenta
la loro intelligenza.
San Precario è una mirabolante creazione precaria, un'espressione libera
e indipendente da ogni partito e sindacato. L'idea del Santo è sorta
durante l'assemblea Precog(*) a Trento il 18 gennaio 2004; poi è stata
declinata da Chainworkers insieme ai
lavoratori del Comune di Milano, dell'Auchan, del Piccolo teatro e da fratelli
e sorelle sparsi per tutta Italia. San Precario è nato e apparso per la
prima volta la domenica del 29 febbraio 2004 in un Ipercoop di Milano, ma la
sua definitiva consacrazione è avvenuta durante l'Euromayday, la manifestazione del primo
maggio precario che da dieci anni porta in piazza i precari d'Europa. Lì
il Santo ha aperto un corteo festoso composto da 100.000 precarie e precari. Da
allora è stato usato, moltiplicato e santificato da decine di gruppi di
lavoratori, ha sbancato
in rete, è sceso in piazza in tutta Italia, ha protetto i suoi
fedeli e fatto tremare i loro sfruttatori.
San Precario è l'icona pop della generazione precaria. Da alcuni
è temuto, da molti venerato. Il suo santino è il più
diffuso nei portafogli dei precari; se non ce l'hai ancora scaricalo da qui e portalo con te.
Mostralo ai tuoi fratelli e sorelle e ti riconosceranno. San Precario è
il protettore di chi lavora per un sottosalario, di chi soffre le conseguenze
di un reddito intermittente ed è schiacciato da un futuro incerto che ci
accomuna tutti: commessa e programmatore, operaio e ricercatrice. San Precario
è irriverente, beffardo e offensivo, e poi è anche bisestile,
visto che è nato il 29 di febbraio.
San Precario è il nostro santo protettore. Insieme a lui chiediamo
continuità di reddito, una casa, l'accesso ai servizi, ai saperi e ai
trasporti, i diritti che sono riassunti nei cinque assi della
precarietà. Vogliamo portare la cospir/azione precaria nei luoghi di
lavoro, nei luoghi di consumo, nelle lande desolate delle nostre
città.
Diceva il saggio: un mondo popolato da precari/e è il mondo che sognano
le imprese; un mondo creato e pensato dai precari è il loro peggiore
incubo.
(*) L'assemblea Precog (precari e cognitari) si riunisce per la prima volta nello spazio Reload il 20 novembre 2003 ed è partecipata da collettivi associazioni di precari e precarie. Fra di essi citiamo Reload, Chainworkers, la redazione di Infoxoa, il centro sociale Tana di Trento, infolab di Bologna.